We’ve updated our Terms of Use to reflect our new entity name and address. You can review the changes here.
We’ve updated our Terms of Use. You can review the changes here.

Cecilia

from Zahir by Michele Tiso

/
  • Streaming + Download

    Includes high-quality download in MP3, FLAC and more. Paying supporters also get unlimited streaming via the free Bandcamp app.
    Purchasable with gift card

      name your price

     

lyrics

Quel che ti ho lasciato è un pezzo di carta
con una frase quasi divina
che ho sempre amato ma purtroppo ho tradito, stavolta
stanotte è solo per te

sai cos'è il viaggio, ma ancora di più
sai cos'è la partenza e l'abbandono, non so se dei
tanti visti e subito persi qualcuno
mai ti rimarrà nella pelle

e sai anche tu quel che non sai
e anche tu sei distrutta dal grande
infinito dilemma senza risposta e senza
futuro per l'eterno mortale

forse era il mare, così sempre consueto
o forse il trovare in un lontano vicino
una luce su questo mio strano cammino
che ancora mi fa pensare

ma spero un giorno di poter rincontrarti
tra i bar modenesi, dove ci si sbronza
e si va giù pesi
o magari in una danza irlandese
o in un'altra effimera estate in terre
non lontane né sognate
ma vive e vere

Fighedilegno, quante ne ho conosciute
incontrate e poi andate perdute
né tu né io sappiamo già dire
se qualcosa hanno vinto, o non han mai perso niente

così ti ringrazio, e ora ti canto
anche se mi lascerai per sempre un rimpianto
che non svanirà al contrario degli altri
subiti ogni volta che ho tradito la frase

perché ora è diverso, è tutto più strano
è tutto diverso e niente di invano
perché vivo di notte e veglio di giorno
e forse aspetto di sentire “ritorno”

a volte mi chiedo se potrai riuscire
tra i fumi del sogno e dell'intenzione
a decider qualcosa di vero
un universo più in là della tua immaginazione

che tu possa decidere quello che senti
per quanto sembri folle od ingiusto
e sfanculare il maledetto buonsenso
per lui non c'è spazio

che la tua vita di tutti i giorni
non ti sconfigga né uccida i ricordi
e il tempo non ti trafigga
che tu possa cercare sempre e comunque
un'altra occasione a quelle già andate
fossero anche tutte sprecate
la troverai

Ho visto amori e parole buie
ho visto cuori infranti e distanti
ho visto il mio andare in mille pezzi
e forse ne ho affettato qualcuno

ma ho visto amori di un solo istante
di un solo giorno o di uno sguardo
e tradimenti lontani nel sole
velato di nebbia e scrosci di pioggia

e ragazze carlotte e calze di seta
felponi d'autunno, ideali di creta
conformisti e poveri stronzi
e un povero stronzo anche in me

ti vorrei dire qualcosa di più
che questo foglio non potrà sopportare
che queste righe non potranno tenere
ma illuminarti soltanto una porta

come un giorno mi hai detto, “spero tu possa capire”
e sgombrare la mente dal troppo consueto
io che ho ancora un argento al collo
ma è un'altra vita, lo sai

queste parole che ora ti canto
le perderai in qualche giro di cocktail
o tra le risate di vecchie amicizie
ritrovate a un concerto ad un ballo

o le perderai, dispersa e abbagliata
in una notte d'amore, che tutto cancella
e porta via il dolore
o ancora in migliaia di posti diversi
dove il tempo non è ancora arrivato
è morto e poi rinato
per poco

Ti ho già incontrata, ora lo so
forse era quando volavo su Londra
o forse eri tu a sorridere in riva a quel mare
inventato, tanti anni fa

o magari eri quella che con il mantello
si copriva le vesti azzurro di perla
bella come la notte calda d'Oriente
fredda come il ghiaccio di Stella del Polo

perdonami, solo, vorrei poter pensare
che facessimo come la volpe e il principe
e illudermi che ti possa importare
e scoprire il prezzo della felicità

fra un attimo, quando la luce si spegne
conchiglie, bambini, pensieri velati
porteranno visi e baci mai osati
quanto si sono pentiti quei baci

questa retorica dell'antiretorica
possa restare cullata in te
e vivere di quel che le dai
e sperare in ciò che darai

e questo odore di solitudine, solitudine
di quando sei in mezzo alla gente
mi assale mentre dietro le righe
ti sussurro le parole più vecchie del mondo

ma credo un giorno di poter rincontrarti
tra i bar modenesi, dove si drinka
e si va giù pesi
o in qualche notte dove si va lontano
o fra le cosce di Mamma Bologna
con la storia che ogni tanto ritorna
e poi…

credits

from Zahir, released January 1, 2012
Con un ringraziamento alla variegata e affascinante sottocultura modenese da bar, e al cantastorie modenese per eccellenza, Francesco Guccini

license

all rights reserved

tags

about

Michele Tiso Bologna, Italy

contact / help

Contact Michele Tiso

Streaming and
Download help

Report this track or account

If you like Michele Tiso, you may also like: